BUSINESS PLAN: COS’E’ E COME REDIGERLO
- Massimo Vinci
- 12 ott 2024
- Tempo di lettura: 9 min

Il Business Plan (BP) è uno strumento imprescindibile per ogni impresa, sia che si tratti di una start-up in fase di avvio o di una realtà già consolidata che vuole intraprendere un nuovo progetto. Questo documento, redatto in maniera formale e dettagliata, rappresenta una guida strategica, delineando con precisione gli obiettivi aziendali e le strategie necessarie per raggiungerli. Al suo interno vengono analizzati il mercato di riferimento, le risorse richieste e viene predisposta una pianificazione economico-finanziaria volta a garantire la sostenibilità del progetto.
Uno degli aspetti importanti del Business Plan è la sua dinamicità. Non si tratta di un documento statico, ma di un piano che deve essere periodicamente rivisitato e aggiornato per riflettere i cambiamenti interni all’impresa e le condizioni del mercato esterno. In questo senso, il BP funge da bussola per l’impresa, orientandone il percorso verso il successo e diventando un punto di riferimento non solo per gli imprenditori, ma anche per investitori e stakeholder.
La sua importanza è legata a diversi fattori. Prima di tutto, il Business Plan è essenziale per fornire una direzione chiara all’azienda, sia nelle fasi iniziali di avvio che durante la gestione corrente. Definendo obiettivi e strategie, permette all’impresa di mantenere il focus e di navigare con maggiore sicurezza anche attraverso sfide e complessità operative. Inoltre, è uno strumento fondamentale per attrarre investitori, offrendo una visione chiara della fattibilità del progetto e delle opportunità di crescita. Un BP ben redatto è anche indispensabile per accedere a finanziamenti, in quanto dimostra la solidità del piano imprenditoriale e le sue prospettive di successo.
Il Business Plan, infine, non si limita a delineare un percorso strategico, ma consente anche di valutare accuratamente i punti di forza e di debolezza del progetto, permettendo all’azienda di correggere eventuali criticità prima di affrontare il mercato. Grazie alla sua natura dinamica, diventa uno strumento prezioso per monitorare costantemente le performance aziendali e per adattarsi in modo flessibile alle nuove sfide e opportunità che si presentano nel corso del tempo.
Le fasi principali di redazione di un Business Plan, le possiamo individuare in:
1. Creare un Indice
L'indice è il primo elemento che il lettore vede. È importante che sia chiaro e dettagliato, per facilitare la navigazione nel documento. Dovrebbe includere tutte le sezioni principali: introduzione, executive summary, descrizione dell’impresa, offerta di prodotti o servizi, analisi del mercato, strategie di marketing, piano operativo, struttura organizzativa, piano economico-finanziario e allegati.
2. Executive Summary
L’Executive Summary è la sintesi dell'intero Business Plan. Deve essere chiaro, conciso e convincente, includendo i punti salienti dell’impresa, il mercato, i prodotti/servizi offerti e gli obiettivi finanziari. È spesso la prima parte letta da investitori, quindi deve catturare subito l’attenzione.
3. Descrizione dell'Impresa
Questa sezione offre una panoramica completa dell'azienda: la sua storia, i suoi obiettivi, la mission, la vision, la struttura organizzativa e l’organigramma. È importante evidenziare i fattori che differenziano l’impresa dai competitor e spiegare chiaramente quali risultati si intendono raggiungere con il BP.
4. Offerta ai Clienti
Qui si descrivono i prodotti o servizi offerti. Bisogna sottolineare le caratteristiche distintive che li differenziano dalla concorrenza, evidenziando i vantaggi per il cliente. Includere informazioni sulla sostenibilità (prodotti green), sulla sicurezza, e sugli eventuali elementi solidali può fornire un ulteriore valore aggiunto.
5. Analisi del Mercato
Un Business Plan efficace deve includere un’analisi del mercato dettagliata. Occorre descrivere il target di clientela, analizzare i trend di settore e fornire previsioni di mercato, considerando eventuali minacce o opportunità. È utile fare benchmarking per confrontare le performance dell’azienda con quelle dei concorrenti.
6. Strategie di Marketing e Comunicazione
In questa fase, è necessario delineare come l'azienda intende promuovere i propri prodotti o servizi e raggiungere il target di riferimento. Le strategie possono includere campagne pubblicitarie, branding, uso dei social media e canali di distribuzione. L’obiettivo è costruire una solida presenza di mercato e un piano di comunicazione efficace.
7. Piano Operativo
Il piano operativo descrive come l’azienda intende eseguire le attività quotidiane. Qui si trattano le location, le attrezzature necessarie e la logistica. Se è necessario ampliare o acquisire nuove strutture (uffici, magazzini), è utile spiegare i costi e i benefici delle nuove ubicazioni, includendo un’analisi dei potenziali risparmi. Quali sono le fonti di approvvigionamento delle materie prime, macchinari, software, hardware per la produzione dei beni o servizi da offrire al mercato.
8. Pianificazione della Crescita
Prevedere la crescita futura dell’azienda è fondamentale per mantenere una visione strategica di lungo periodo. In questa sezione, è necessario pianificare eventuali espansioni, l’aumento della produzione, o l'introduzione di nuovi servizi, tenendo conto delle risorse e delle infrastrutture necessarie.
9. Organizzazione Aziendale
Una corretta organizzazione interna è essenziale per il successo. Descrivere il management, la struttura dei processi aziendali e come verranno allocati materiai e l le risorse umane, e qual è il loro ed il loro know how, aiuta a chiarire la distribuzione dei compiti e delle responsabilità. Un organigramma dettagliato è indispensabile.
10. Analisi dei rischi.
L'analisi dei rischi all'interno di un Business Plan (BP) è una componente fondamentale che consente di identificare e valutare i potenziali ostacoli al raggiungimento degli obiettivi aziendali. Questa analisi comprende rischi finanziari, come fluttuazioni dei tassi d'interesse e carenze di liquidità, e rischi di mercato legati all'evoluzione della domanda e alla concorrenza. Si considerano anche i rischi operativi, che riguardano la catena di approvvigionamento e l'efficienza dei processi interni, e i rischi legali, connessi alla conformità normativa. Ulteriormente, i rischi tecnologici, come l'obsolescenza dei sistemi, e i rischi ambientali e sociali, soprattutto per chi interagisce con risorse naturali, non possono essere trascurati.
L’analisi non solo identifica le minacce, ma prevede strategie di mitigazione, rendendo il BP uno strumento credibile e robusto. Questo approccio dimostra agli investitori e agli stakeholder che l'azienda è consapevole delle sfide e pronta a affrontarle.
11. Piano Finanziario
Una delle sezioni più importanti, in cui vengono riportati i dati economico-finanziari. Include: Il piano finanziario è una delle sezioni più critiche di un Business Plan, poiché fornisce una visione dettagliata della salute economica prevista dell’impresa. Comprende vari elementi chiave, ognuno dei quali gioca un ruolo cruciale nella comprensione della sostenibilità finanziaria del progetto. Di seguito, vediamo ciascuno di questi aspetti in modo descrittivo.
Spese Iniziali e Capitale: Iniziare un'attività richiede un'attenta pianificazione delle spese iniziali. Questo include costi come l'acquisto o l'affitto di un immobile, l'acquisto di attrezzature, l'acquisizione di inventario, le spese di marketing per il lancio dell’attività e le eventuali spese legali e burocratiche per la registrazione dell’impresa. È fondamentale fornire un’analisi dettagliata di quanto costerà avviare l'attività e come si intende ottenere i fondi necessari. Le fonti di finanziamento possono includere risorse personali, prestiti bancari, investimenti da parte di business angels, crowdfunding o sovvenzioni. La chiarezza su come si intende finanziare l'attività non solo rassicura gli investitori, ma aiuta anche a pianificare in modo realista il budget iniziale.
Proiezione Mensile di Profitti e Perdite: Una proiezione mensile di profitti e perdite è essenziale per monitorare l'andamento finanziario nei primi mesi di attività.
Proiezione di Profitti e Perdite a 3/5 Anni: La proiezione di profitti e perdite a lungo termine è altrettanto importante. Essa fornisce una visione delle aspettative di crescita dell'azienda nel tempo. I
Proiezione del Flusso di Cassa di un Anno: Il flusso di cassa è un indicatore fondamentale della salute finanziaria di un'azienda, poiché mostra la capacità di generare liquidità per coprire le spese correnti.
Proiezione del Flusso di Cassa a 3/5 Anni: La proiezione del flusso di cassa a lungo termine offre una visione della sostenibilità finanziaria dell’impresa nel tempo. Deve includere previsioni di flussi di cassa per i prossimi 3 o 5 anni, tenendo conto di fattori come la crescita delle vendite, le variazioni nei costi e gli investimenti futuri.
Bilancio dei Primi 3 Anni: Un bilancio iniziale è un documento che presenta la situazione patrimoniale dell'azienda all'inizio della sua attività e le proiezioni per i primi tre anni. Mostra il totale degli attivi, passivi e del patrimonio netto, fornendo una visione chiara della stabilità finanziaria dell’impresa.
Calcolo di Pareggio (Break Even Point): Il calcolo del break-even point indica il volume di vendite necessario per coprire tutti i costi, sia fissi che variabili.
Quadro Retrospettivo: Un quadro retrospettivo permette di analizzare le performance finanziarie passate dell'azienda, se presente. Questo aiuta a comprendere come l’impresa ha gestito le proprie risorse in passato e quali lezioni possono essere applicate nel futuro. La retrospettiva include una revisione delle vendite storiche, dei costi e delle spese, aiutando a identificare tendenze e opportunità.
Conto Economico: Deve evidenziare i ricavi, i costi delle merci vendute (COGS), le spese operative e il profitto netto, nonché indicatori chiave come EBITDA (Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation, and Amortization), EBIT (Earnings Before Interest and Taxes) e EBT (Earnings Before Taxes). Questi indicatori forniscono una chiara rappresentazione della redditività dell'azienda.
Bilancio: Il bilancio è un documento che offre un’immagine istantanea della salute finanziaria dell'azienda in un dato momento. Un bilancio ben redatto è essenziale per le valutazioni da parte di investitori e banche.
Finanziamenti: La sezione dedicata ai finanziamenti del Business Plan deve chiarire le fonti di capitale che l’azienda intende utilizzare. Può includere prestiti, investimenti di capitale, e altre forme di finanziamento, oltre a una descrizione delle condizioni e dei termini associati a ciascuna fonte. La chiarezza su questo aspetto è fondamentale per pianificare la sostenibilità finanziaria a lungo termine.
Imposte: Infine, è importante considerare l’impatto delle imposte sui risultati finanziari dell’azienda. Il Business Plan dovrebbe includere una stima delle imposte previste in base ai profitti previsti e le implicazioni fiscali delle varie fonti di reddito. Questo aiuterà a delineare un quadro chiaro delle spese fiscali e della loro influenza sulla liquidità.
Indici di Bilancio Consigliati: E’ consigliabile inserire alcuni indici di bilancio nel Business Plan, per consolidare l’analisi economica/finanziaria, quali ad es.:
ROI (Return on Investment): Indica la redditività degli investimenti effettuati.
ROE (Return on Equity): Misura la redditività del capitale investito dagli azionisti.
DSCR (Debt Service Coverage Ratio): Valuta la capacità di un'azienda di coprire i propri debiti con i flussi di cassa operativi.
Margine di profitto netto: Indica la percentuale di profitto rispetto ai ricavi.
Current Ratio: Misura la liquidità dell'azienda confrontando attivi correnti e passivi correnti.
Questi indici forniscono un quadro chiaro della performance finanziaria dell’impresa e sono strumenti utili per gli investitori e i manager per valutare la salute economica e la sostenibilità del progetto imprenditoriale.
Un piano finanziario ben strutturato è fondamentale per il successo di un Business Plan. Esso offre una visione chiara delle risorse necessarie, delle proiezioni economiche e delle strategie per affrontare le sfide finanziarie, permettendo agli imprenditori di prendere decisioni informate e strategiche.
12. Allegati di un Business Plan
Gli allegati di un Business Plan (BP) forniscono documentazione di supporto che integra e conferma le informazioni presentate nelle sezioni principali del piano. Questi documenti possono essere essenziali per i finanziatori, gli investitori e altri stakeholder che desiderano approfondire specifici aspetti dell'attività proposta. Ecco un elenco dei principali allegati che dovrebbero essere inclusi in un Business Plan:
Studi di Settore
Elenco delle Attrezzature o Strumenti Necessari.
Copie del Contratto di Locazione
Ricerche di Mercato
Calcoli e Proiezioni Dettagliate
Curriculum Vitae dei Fondatori e del Team di Gestione
Documentazione Legale
Piani di Marketing Dettagliati
Modelli di Contratti
Bilanci Precedenti (se applicabile)
Analisi dei Rischi
Gli allegati del Business Plan sono fondamentali per fornire ulteriori dettagli e giustificazioni alle affermazioni e proiezioni fatte nel documento principale. È importante assicurarsi che siano ben organizzati e facilmente accessibili, in modo da facilitare la revisione da parte di investitori e finanziatori. Un BP completo e ben supportato aumenta la credibilità dell'azienda e la probabilità di ottenere i fondi necessari per avviare e gestire l'attività con successo.
Un buon Business Plan deve soddisfare diversi requisiti fondamentali per garantire la sua efficacia e utilità. Innanzitutto, la leggibilità è cruciale: il documento deve essere facilmente leggibile, con un linguaggio chiaro e diretto. È importante evitare termini tecnici eccessivi o complessi che potrebbero confondere il lettore. L’uso di frasi brevi e concise, accompagnate da titoli e sottotitoli appropriati, facilita la navigazione nel documento.
La comprensibilità è un altro requisito essenziale. Ogni sezione del Business Plan dovrebbe essere strutturata in modo logico e coerente, permettendo al lettore di seguire facilmente il filo del discorso. Utilizzare grafici, tabelle e immagini può contribuire a rendere le informazioni più accessibili e comprensibili, supportando i dati forniti con rappresentazioni visive che semplificano il processo di lettura.
Un Business Plan, deve essere poi esaustivo, ovvero deve coprire tutti gli aspetti fondamentali dell’attività, dalla visione generale del progetto fino alle proiezioni finanziarie dettagliate. Ogni parte deve essere sviluppata in modo tale da fornire una panoramica completa delle opportunità, delle sfide e delle strategie che l’impresa intende perseguire.
Lo stile del Business Plan dovrebbe essere professionale ma anche coinvolgente, in modo da trasmettere la passione e l’impegno del team dietro il progetto. È consigliabile adattare il tono e la lunghezza del documento in base al tipo di azienda e al pubblico a cui è destinato. Un BP per una startup, ad esempio, potrebbe essere più snello e diretto, concentrandosi sulle opportunità di mercato e sulle strategie innovative, mentre un piano per un’impresa consolidata potrebbe richiedere una trattazione più dettagliata e un numero maggiore di pagine, che può variare da 20 a 50 a seconda della complessità dell’attività e degli obiettivi da raggiungere.
Redigere un Business Plan può essere un compito complesso e sfidante. Rivolgersi a consulenti esperti può fare la differenza: non solo possono offrire una visione esterna preziosa e oggettiva, ma possono anche fornire competenze specifiche e supporto nell'analisi dei dati, nella definizione delle strategie e nella strutturazione del documento. Collaborare con professionisti può aumentare notevolmente la qualità del Business Plan e la sua capacità di attrarre investitori e partner.
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